Una vita silenziosamente trasfigurata dal Vangelo

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Ricordando Suor Lettehawariat Ghebreziabiher nel quarantesimo anniversario della morte ( 2 agosto 1981 – 2 agosto 2021)

Il senso del perdono è tutto nell’ultima immagine di Cristo sulla croce.

Riflettendo sulla “speranza cristiana” mi convinco sempre più che essa non è solo una virtù ma un grande dono che apre la persona alla dimensione mistica, in quanto viene proiettata in orizzonti infiniti e al suo cuore è dato di sperare. Con questi sentimenti voglio ringraziare il Signore per avermi dato la possibilità d’incontrare e conoscere la nostra Sorella Lettehawariat Ghebreziabiher. L’ho incontrata quando ero ancora piccola, quando andavo nella chiesa di S. Michele, del nostro Convento delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto a Saganeti (Eritrea), e mi inginocchiavo come tutti gli altri ragazzi sul pavimento. Un giorno, era il 2 agosto del 1981, durante la S. Messa, suor Lettehawariat mi invitò a sedere vicino a lei e ricordo che l’omelia era sul Vangelo della vocazione. In quel pomeriggio suor Lettehawariat, come era solita fare, con altre due Sorelle andò a visitare i malati e le persone anziane. Venne anche a casa mia per porgere le condoglianze a mia mamma perchè avevamo appena saputo che nostro padre era morto in guerra. Dopo aver consolato mia mamma con parole di speranza evangelica, si avviò per tornare in Convento quando, improvvisamente, alcuni militari cominciarono a sparare all’impazzata. Le due Sorelle che erano con  suor Lettehawariat per la paura e la disperazione scapparono lasciandola sola. Allora, senza rendermi conto del pericolo che correvo, andai di corsa da suor Lettehawariat che subito mi rivolse queste parole: «Perché sei venuta, piccola Bricti?» ed io le risposi: «Per aiutarti!». Mi resi conto che la nostra situazione era grave e andava peggiorando sempre di più perché i militari non smettevano di spararci addosso. Allora le dissi: «Suor Lettehaweriat adesso moriamo?» e lei mi rispose: «Coraggio, piccola Bricti! Se moriamo adesso, abbiamo la Vita eterna». Queste sue parole non le dimenticherò mai più,  perché sono quelle che mi ha lasciato in eredità insieme alla sua testimonianza di vita, vita donata fino alla fine per amore di Cristo. e sono sicura che lo Spirito del Signore ha già effuso su di noi una luce, quella di suor Lettehawariat, creatura che ora già vive della vita divina, della gloria dei santi.

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Mt 5, 5) questa è la beatitudine che mi risuona nell’intimo ricordandola. A distanza di 40 anni dalla sua morte suor Lettehawariat ancora ci dice che, se vigliamo essere felici dobbiamo perdonare e che solo chi ama può farlo. Il perdono che tu sei stata capace di dare, innocente, a chi ti ha ucciso, è stato di grande aiuto per il mio cammino umano e spirituale. Le parole che hai pronunciato nel tempo della prova: «Coraggio, io perdono tutto…, avremo la vita eterna…, faccio la volontà di Dio» spesso mi risuonano dentro e mi ricordano la tua grande fede nel Signore.

Grazie, suor Lettehawariat! Con la tua vita carica di amore e dedizione hai dato a tutti una grande testimonianza di carità. Non potrò mai dimenticare la risposta che hai data ai poliziotti che ti chiedevano di esprimere il tuo pensiero sui militari che ti avevano colpito a morte: «Io ho perdonato». Carissima, ricordo tutto come fosse oggi: quanto hai sofferto silenziosamente prima di morire e quanto hai pregato! Le tue labbra scandivano incessantemente la preghiera del Rosario e forse proprio alla Vergine addolorata hai chiesto aiuto per vivere quel momento così drammatico. Non potrò mai dimenticare la tua grande fede espressa pochi minuti prima di morire: «Il buon Dio mi chiama lassù in Cielo per vedere il suo Volto, per glorificarlo e continuare a servirlo».

Cara suor Lettehawariat, sei stata meravigliosa perché non hai solo perdonato i tuoi uccisori, ma hai invitato a fare altrettanto ai tuoi cari ripetendo loro: «Papà, mamma, accettate la volontà di Dio! Io ho già perdonato, perdonate anche voi». E così, come un angelo ci hai lasciati.

Amatissima suor Lettehawariat, nessuno può cambiare il passato ma tu, dal Paradiso, puoi aiutarci a vivere in modo diverso in questo mondo e, con la tua intercessione, donarci occhi per vedere ogni cosa in una luce nuova. Ne abbiamo davvero bisogno soprattutto in questo tempo così difficile per il nostro popolo in Eritrea. Sii tu per noi, presso il Signore, un’ininterrotta invocazione di pace, di perdono e di speranza per il nostro amato popolo e in particolare per i nostri giovani che sono il suo futuro. Amen!

Suor Berekti Yoseph

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