Il Santuario

 
 

Il Santuario di Madre Francesca,
dove il silenzio si fa Parola e servizio



Dal Santuario, luogo a noi particolarmente caro perché vi si custodiscono i resti della nostra Madre Fondatrice, desideriamo raggiungere ogni Sorella con un pezzetto di storia. Lo facciamo perché forse non tutte hanno avuto la possibilitá di accedere alla nostra pagina Facebook o al canale You tube, che utilizziamo per raccontare la vita del Santuario e trasmettere in streaming alcune celebrazioni che vi si svolgono regolarmente.
Questo scritto nasce per rispondere sia alle domande che ci vengono poste riguardo alle nostre attività, sia soprattutto al desiderio di comunione con ognuna di voi, perchè abbiamo ben presente che
il Santuario è patrimonio di tutto l’Istituto!


Perciò ecco chi siamo, come viviamo, e cosa cerchiamo di essere in questo luogo benedetto.
Siamo una fraternità internazionale ed interculturale, con i suoi punti di forza e di debolezza. Suor Tsega, eritrea e proveniente dalla Provincia Eritrea, è la Superiora di fraternità; suor Nora è argentina e proviene dalla Regione Rioplatense; suor Rosanna, arrivata nell’agosto scorso a Montevideo, è italiana e proviene dalla Provincia italiana. Era parte della fraternità anche suor Aurora, della Regione Rioplatense, che purtroppo ci ha lasciate drammaticamente a causa del Covid lo scorso settembre.
Proveniamo da culture differenti, con lingua, usanze, formazione ed età diverse, non facili da assimilare, eppure siamo fiduciose di poter costruire il santuario più gradito al Signore: una fraternità dove ci si ama, si prega insieme, si lavora per lo stesso ideale, sostenuta da quattro incrollabili pilastri: Gesú e Maria, san Francesco e la beata Madre Francesca. Abbiamo iniziato un percorso insieme cominciando col condividere alcuni uffici, laddove era possibile, e assumendone ognuna uno più specifico.
Realizziamo la nostra missione di evangelizzazione principalmente preparando ai Sacramenti di iniziazione cristiana, Battesimo, Comunione e Confermazione i bambini e gli adolescenti, che non frequentano il Collegio annesso al Santuario, e alcuni adulti. E spesso siamo noi a preparare gli sposi a celebrare il Matrimonio cristiano. I candidati ai Sacramenti frequentemente sono migranti provenienti dal Perù, dal Venezuela, dalla Colombia e dall’Ecuador. In tempi “normali” questa attività catechetica era costante ma, col dilagare del contagio pandemico, si è necessariamente ridotta.
Siamo attive anche nella pastorale sanitaria e una Sorella visita gli ammalati portando loro regolarmente l’Eucarestia. Prima ci recavamo anche in una Casa di riposo, ma attualmente abbiamo dovuto sospendere le visite, senza però trascurare in alcun modo gli ammalati e gli anziani che vivono nel nostro territorio.
La nostra attenzione è rivolta anche alla pastorale sociale. Ogni quindici giorni viene organizzata la cosiddetta “vendita economica” a favore dei poveri. La gente ci porta indumenti, scarpe, coperte, giochi usati ma in buono stato, che possono continuare ad essere utilizzati, e si vendono ad un prezzo molto basso. Con il ricavato si acquistano alimenti e tutti i mesi si distribuiscono circa 20 “borse spesa” alle famiglie più bisognose che ce ne fanno richiesta. Tutto questo è possibile grazie all’aiuto di volontari laici che aiutano la Sorella incaricata in questo servizio. La bella notizia è che quest’attività non si è arenata a causa del Covid, e abbiamo potuto continuare a colmare i bisogni di tante persone indigenti. Oltre a quest’iniziativa quotidianamente distribuiamo due dozzine circa di panini ai poveri che, passando davanti alla nostra porta, suonano il campanello per avere qualcosa da mangiare, e non facciamo mancare neanche la distribuzione di alimenti a chi li chiede, facendoci semplici canali della Provvidenza che sempre ci provvede.
Alla pastorale educativa sono dedicate due Sorelle che collaborano col nostro collegio di “San José de la Providencia”, tanto desiderato da Madre Francesca, e annesso alla struttura del Santuario. Le Sorelle collaborano con l’équipe direttivo e più precisamente nella coordinazione e attuazione della catechesi ai vari livelli, dalle scuole elementari al liceo, con i giovani Missionari rubattiani, affiancando anche le insegnanti del nido e della Scuola dell’infanzia. Le nostre Sorelle sono presenti durante gli incontri con le famiglie e accompagnano i vari gruppi nelle celebrazioni di Battesimo, Comunione e Cresima che si svolgono nel Santuario.
Animazione liturgica. Fin dal principio nel Santuario si è formato spontaneamente un numeroso gruppo di fedeli laici e Sorelle per animare le celebrazioni. Lo scorso anno è stato organizzato un Corso di liturgia, per permettere una conoscenza più approfondita sul significato dei gesti e della simbologia della celebrazione Eucaristica, al quale ha partecipato un gruppo di volontari già impegnati in diversi servizi nel Santuario. Questa formazione ha creato una maggiore consapevolezza e comprensione dei vari momenti della celebrazione, e ha permesso di viverla con più gusto e partecipazione. In ogni S. Messa presentiamo le intenzioni dei fedeli che le chiedono, oltre a quelle che ci giungono da altri luoghi. Ogni intenzione viene affidata alla particolare intercessione di Madre Francesca e, se sono ricordate delle persone, il loro nome viene annunciato prima dell’inizio della celebrazione. Siamo certe che Madre Francesca accolga e ascolti le richieste di ognuno e le presenti a Gesù, per consegnarle al cuore di Dio. Ogni giorno ringraziamo la nostra santa Madre perché sappiamo che, come ha fatto nella sua esistenza terrena, è sempre volta a soccorrere chi è nel bisogno e ad intercedere per il bene di chi a Lei si rivolge con fede.
Il “Coro Sueños” in diverse occasioni ci ha rallegrato con l’armonia del canto! Il Coro è stato costituito, ormai da dieci anni, da un gruppo di persone che amano la musica e desiderano mettere il canto a servizio di Madre Francesca e animare la liturgia del Santuario. Purtroppo nei mesi passati l’attività dei cantori si è arrestata, ma speriamo di tornare presto a riascoltarli e sarà davvero un'esplosione di Alleluia e Osanna!
Il Santuario e la pandemia.
Nonostante il drammatico dilagare del Covid il Santuario non è stato mai del tutto chiuso. Abbiamo infatti lasciato serrato solo il cancello di entrata e lasciata aperta la porta centrale del Santuario, pertanto i passanti hanno sempre potuto dare un saluto al Signore e a Madre Francesca. Inoltre ogni domenica, alle ore 12:00 suor Tsega, secondo l’indicazione che il cardinal Sturla ha emanato per tutte le Chiese, ha benedetto il quartiere di Belveder con il Santissimo Sacramento, chiedendo al Signore che mettesse fine alla pandemia, e una Sorella, contemporaneamente, faceva suonare le campane.
Per un certo periodo non si è potuto celebrare la S. Messa con presenza di fedeli ma, appena è arrivata l’autorizzazione, e dopo aver predisposto il luogo secondo le norme del protocollo sanitario nazionale, siamo tornate con immensa gioia a celebrare l’Eucaristia con i fedeli. E anche se possiamo accogliere solo un terzo della capienza del Santuario, ovvero 50 persone, siamo tornate a celebrare la liturgia Eucaristica insieme ai nostro compagni di fede.
Il Santuario si finanzia con le offerte delle celebrazioni e le piccole offerte libere che saltuariamente qualcuno lascia. Con la pandemia anche quelle poche si sono ridotte ulteriormente a causa dell’ormai diffusa indigenza sociale. Allora, d'accordo con i vari sacerdoti che vengono a celebrare, abbiamo pensato, almeno per un mese, di non celebrare tutti i giorni ma soltanto il sabato e la domenica, per ristabilire, seppur di poco, le precarie finanze del Santuario. I sacerdoti tuttavia, avendo ben chiara la situazione, tutto il mese di settembre sono venuti a celebrare gratuitamente, dimostrando un grande spirito fraterno nei nostri confronti. E così, a partire da ottobre, grazie a Dio siamo potute tornare alla celebrazione quotidiana.
Pastorale della diffusione sui social. Un piccolo gruppo di volontarie laiche e le Sorelle, soprattutto per il 9 di ogni mese (giorno anniversario della nascita al Cielo della nostra Fondatrice), si ritrovano per organizzare le celebrazioni. Quest’anno, grazie ai suggerimenti di alcune nostre Sorelle, l’aiuto dei laici e la collaborazione arrivata da tutto il mondo attraverso le iscrizioni, è stato inaugurato il canale You tube del Santuario che ci permette di trasmettere in diretta streaming quanto si celebra e vive in Esso. Dall’inaugurazione ad oggi abbiamo già realizzato più di 12 trasmissioni, tra celebrazioni Eucaristiche e recita del Rosario. Attraverso il canale You tube e la nostra pagina Facebook stiamo sperimentando come si possa arrivare davvero in tutto il mondo e, a noi Sorelle, far sentire di essere “una famiglia nel Signore”, come desiderava Madre Francesca. Questi social finora stanno dando un buon riscontro, in termini di visualizzazioni, tra i credenti di ogni parte del mondo. Pastorale dell’ascolto. Tutte noi cerchiamo di essere sempre disponibili ad ascoltare chi ha bisogno di una parola di consolazione, speranza e coraggio. Non possiamo risolvere i loro problemi però possiamo donare un po’ di sollievo. La maggior parte delle persone a cui offriamo ascolto sono anziane e sole, in una condizione in cui spesso non sanno con chi parlare; così, quando è possibile, cerchiamo di aiutarle orientandole presso istituzioni che si fanno carico di persone con vari disagi. Tuttavia non le abbandoniamo e continuiamo ad accompagnarle e seguirle visitandole o chiamandole al telefono. Noi desideriamo essere un luogo dove poter incontrare una parola amica e testimoniare che Gesù è sempre con noi e non ci abbandona.
Sorelle, abbiamo cercato di comunicare come e cosa cerchiamo di vivere in questo luogo così caro al cuore di tutto l’Istituto.
Amarlo come proprio significa amare, attraverso le nostre povere persone, ogni pellegrino che passa di qui, proveniente da ogni parte del mondo.
Significa tessere, ogni singolo giorno, un legame, costruire una comunione che non è mai facile né scontata.
Significa credere che il tempio di pietra, dove riposa il corpo della nostra Madre, sia immagine del corpo dello Spirito che le sue figlie costruiscono ogni giorno, in qualsiasi latitudine, vivendo il Vangelo.
Che Lei ci aiuti a vivere per il Signore, come ha sognato per ognuna di noi.

Suor Tsega, suor Nora e suor Rosanna

Montevideo, febbraio 2021