Suor Maria Grazia (Santina) Rebuffini, donna semplice e generosa

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Suor Maria Grazia nasce a Martinengo (Bg) il 3 ottobre 1943. Entra nell’Istituto delle Suore Cappuccine di M. Rubatto nel 1965; emette i Primi Voti a Genova il 16 ottobre 1967 e la Professione Perpetua a Ge-Quarto il 17 ottobre 1972. E’ spirata a Bergamo, nella RSA “San Francesco”, il 10 marzo 2021.

Santina ringraziò sempre di cuore Dio per la sua famiglia, per i suoi cari genitori, perchè seminarono in lei una profonda vita cristiana e crearono nella sua vita le condizioni per accogliere il grande dono della vocazione religiosa, francescano-cappuccina, alla quale, ancora giovinetta, rispose con fede e generosità. Della sua cara santa mamma ricordava ancora a memoria alcune belle preghiere che amava ripetere ogni giorno.
Santina, essendo l’ultima figlia del secondo matrimonio di suo padre, a 14 anni venne mandata a lavorare in una famiglia di Milano, molto esigente e sospettosa, che non la trattò troppo bene. Così un giorno suo papà decise di ritirarla e la portò a Cesano Boscone dove le Suore videro subito che era una giovane capace e sveglia. A 18 anni, sua sorella (sposata da poco e con un bimbo), per avvicinarla a casa, l’accompagnò in Clinica S. Francesco (Bg); qui Santina, dopo aver conosciuto le Suore Cappuccine, decise di entrare nella loro Famiglia religiosa. Sua madre non ebbe la gioia di partecipare né alla sua Prima Professione né a quella Perpetua, perché era già andata in Cielo.
Sr. Maria Grazia nel 1969 ottiene il Diploma di Infermiera professionale e nel 1980 quello di Caposala; nonostante si sentisse piccola, era certa che Gesù suo sposo era sempre al suo fianco; infatti mai l’abbandonò soprattutto nei tempi difficili della prova, sia personali che familiari. Questa Sorella fu molto provata dalla malattia e dal dolore per vari malesseri (epatici e cerebrali) per i quali fece anche diverse cure, senza tuttavia trarne beneficio.
Con fedeltà e generosità, Dio ha sempre guidato Sr. Maria Grazia a compiere con amore e umiltà la missione che le Superiore le affidavano e, pur riconoscendo i suoi limiti e le stanchezze legate alla sua fragile salute, si sentiva molto amata da Lui. Sr. Maria Grazia, lungo il suo cammino, riconobbe di aver ricevuto tante grazie divine; non pensava di poter celebrare 50 anni di Professione religiosa, perciò ne fu molto riconoscente. Lo Spirito del Signore, che abita ogni cuore, suscitò anche in lei il desiderio di donare sempre tutta se stessa a Dio, nel servizio della Chiesa e dell’Istituto per il bene di tanti; un giorno mi confidò: “ricordati che l’obbedienza quando costa è sempre la più benedetta da Dio”.
Donna generosa, Sr. Maria Grazia, per anni visse come infermiera accanto ai malati (sia in Liguria che in Lombardia), di giorno e di notte senza risparmiarsi anzi, aiutando tutti e in particolare quelli più bisognosi. Anche con le nostre Sorelle ammalate aveva un’attenzione speciale, ad es. con suor Franca Facheris, alla quale chiedeva spesso di portarla in Paradiso con lei. Anche il Personale, vedendo il suo esempio, l’amava e accettava i suoi richiami per far bene ogni cosa. Ebbe sempre una grande carità con tutti, anche con i familiari dei malati e delle nostre Sorelle; quante persone ha aiutato senza saperlo!
Sr. Maria Grazia fu Superiora a Levanto, nell’Ospizio e nell’Ospedale, e ad Alzano Lombardo (Bg); era fiera di raccontare a tanti la vita di diverse Suore Cappuccine che aveva conosciuto, perché era colpita da come lavoravano con amore e sacrificio. E si raccomandò di vegliare sempre perché tutte le Suore fossero uguali, figlie e sorelle, nessuna “figliastra”.
Questa Sorella chiese a tante persone di pregare per lei per poter essere fedele a Dio e alla Chiesa fino alla fine, e lei stessa mi confermò come, soprattutto in questo tempo di Coronavirus, non aveva mai pregato così tanto: Messe, Rosari, Coroncine…
Ultimamente, con grande fiducia in Dio, ricevette il dono dell’Olio degli infermi e pian piano silenziosamente si avvicinò all’incontro definitivo col Padre.
Grazie, Sr. Maria Grazia per la tua sincerità, schiettezza e verità. Aiutaci ad essere donne evangeliche. Dal Cielo, dove sei andata, veglia su tutte noi e sui tuoi cari da te tanto amati. Arrivederci in Paradiso!

Suor Loredana Tiraboschi
Superiora Provinciale

Milano, 11 marzo 2021

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