La Provvidenza



DIVINA PROVVIDENZA


L’abbandono alla Divina Provvidenza era un punto fondamentale nella vita della Fondatrice che quando era richiesta la presenza delle suore in qualche luogo così diceva: “… confidando nella Divina Provvidenza che se ci chiama costì per farsi e fare un po' di bene ai poveri ammalati sarà Essa come lo fu sempre il nostro maggior appannaggio …” (Lett. M.F. N° 9).
In una lettera del 13 luglio del 1900 scrive ad una sua suora (Sr. Anna) che aveva visto molto turbata; “… Vi raccomando di prendere le cose di quaggiù, sempre come venute dalla mano di Dio, che allora saremo sempre calme e tranquille nell’abbandono della Divina Provvidenza che dev’essere nostra Madre e nostra nutrice” (Lett. M.F. n° 256).
Le Costituzioni al n° 25 richiamano questo passo chiedendo a noi sue figlie di essere come lei abbandonate alla Divina Provvidenza: “Come la Fondatrice ricorriamo a Dio, fiduciose nella sua bontà, confidiamo nella Divina Provvidenza che è nostra Madre e nutrice, provvede con amore alle nostre necessità, ci offre il campo per compiere il bene e ci sorregge nelle difficoltà”.

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