Regione "Rioplatense" (Uruguay-Argentina)

 
 

La Regione “Rioplatense” comprende l’Uruguay e l’Argentina ed è quella più antica e con una forte tradizione carismatico-rubattiana. La nostra presenza in America latina risale al 1892, quando Madre Rubatto inaugura il servizio delle Suore nell’Ospedale italiano Umberto I di Montevideo. Nel giro di qualche mese le Suore sono anche in Argentina, a Rosario, a prestare servizio infermieristico nell’Ospedale italiano Garibaldi: da lì in poi man mano si susseguirà un’inarrestabile fondazione di Case e Collegi. In America infatti le Cappuccine sviluppano un tipico apostolato che segna anche un diverso, seppur parallelo rispetto all’Italia, sviluppo del carisma nei due continenti: il servizio educativo nei collegi per la gioventù femminile indigente. Queste realtà educative intercettano il bisogno di una fascia sociale di emigrati e di autoctoni poveri che non potevano accedere all’istruzione e a cui i governi locali non provvedevano; così, oltre a impartire un’istruzione di base, le giovani venivano avviate anche all’acquisizione di professionalità tipicamente femminili come la sartoria e il ricamo. Da allora la nostra presenza nella pastorale educativa e sanitaria si è largamente diffusa e solo negli ultimi vent’anni, con la progressiva diminuzione di Sorelle, si è ridimensionata. Tutto ciò però ci ha aperto ad una provvidenziale e fruttuosa esperienza di collaborazione con i laici, con i quali sempre di più condividiamo le responsabilità nell’ambito educativo e amministrativo delle nostre Scuole.

A Montevideo abbiamo la gioia e l’enorme grazia di custodire i resti mortali della nostra amata Madre Fondatrice che, per sua espressa volontà, ha voluto essere sepolta qui, accanto ai suoi poveri. Il Santuario a Lei dedicato è il cuore pulsante di tutto l’Istituto, meta di tanti pellegrini e credenti in ricerca del Volto del Signore. Il nostro servizio di accoglienza e di animazione liturgica nel Santuario ci fa essere accanto a molta sofferenza fisica e spirituale, partecipi e custodi di una povertà che, pur mutando nelle forme esteriori, è simile a quella che la nostra Madre Fondatrice ha conosciuto e cercato di alleviare.

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