Il presente Inventario, solidamente classico nella struttura, accuratissimo nelle parti descrittive, riflette la complessità dell’Archivio Storico delle Cappuccine di Madre Rubatto, che già da decenni assolve anche la funzione di archivio di concentrazione dei fondi delle case religiose, opere assistenziali ed educative appartenute all'Istituto che hanno cessato la propria attività.
La complessità di un grande fondo, quello della Curia Generale, collegato con molti altri fondi di media e/o piccola rilevanza, trova efficace soluzione proprio nell'inventario a stampa, in cui lo spazio dedicato alle Introduzioni, oltre ad essere cospicuo, è anche più direttamente visibile ed efficace. Questo inventario, infatti, va certamente consultato, ma ancor prima va letto nelle sue parti introduttive, molto curate pur non eccessive per ampiezza. L'Introduzione generale è un fondamentale strumento conoscitivo per comprendere la natura e l'evoluzione istituzionale dell'Istituto, così necessario per compulsare utilmente l'Inventario, e le Introduzioni alle singole partizioni archivistiche, analizzate nel contenuto e nella vicenda archivistica, raggiungono elevati livelli di specificità documentaria.
In più la vera peculiarità dell'Inventario, che ad oggi in Italia costituisce un unicum nel panorama degli Inventari a stampa degli Istituti religiosi femminili sorti a fine ‘800, risiede in altre due caratteristiche: l'altissimo livello di analiticità della schedatura, frutto di un lavoro protrattosi per anni, che ha condotto ad un risultato davvero rarissimo per intelligenza dei contenuti e ricostruzione storica, e il formidabile contributo degli apparati, quattro Appendici e cinque Indici, estesissimi e organizzati con la massima cura, la cui utilità favorisce la consultazione dell'Inventario.