120 anni della nascita al cielo

Missione Indonesia
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Festa della trasfigurazione

6 agosto 1904 – 2024

 6 agosto 1904 – 2024

Festa della trasfigurazione

120 anni  della nascita al cielo

di SANTA Madre Francesca

Carissimi fratelli e sorelle laici,

come figli della luce, e tralci uniti alla vite, in questo nuovo anniversario di Madre Francesca, a 120 anni della sua dipartita, vogliamo fare memoria della bellezza della sua vita evangelica, di tutto il bene che Dio ha potuto fare attraverso la sua umile persona e ricordare il grande amore che ha sempre avuto per tutti, affinchè ogni persona potesse essere un “dono” per il mondo.

Con gratitudine, manteniamo viva la ricchezza del tesoro ricevuto da questa Madre e Maestra di vita santa, il suo Carisma come ci ricordò anche il Ministro Generale in occasione della canonizzazione: “voi ci restituite e mostrate che vivere il servizio semplice, umile, costante, fedele, compiuto con letizia, senza pretese di riconoscimenti, costruisce e fa vivere la stessa fraternità, ma soprattutto richiama il nostro stare con la gente, dando risposte concrete e vive alle sue sofferenze” (Lett Min. Gen. ofmcapp 15-5-22).

Concretamente, come suoi figli/e spirituali vogliamo, riprendere la sua intraprendenza e santità di vita per essere, in questo nostro mondo così provato da povertà, sofferenza, guerre, fame… “donne di solidarietà e speranza”.

Con Papa Francesco e tutta la Chiesa, in cammino verso il grande Giubileo del 2025, anno di grazia per tutti, vogliamo rafforzare la nostra preghiera, per destare le coscienze verso la dignità umana, riconoscendo che ogni persona è sacra, e accogliendo il grido dei poveri che non si può azzittire. Praticare la giustizia è già vivere il Vangelo della misericordia e della carità, e questo non solo fuori casa, a scuola, sul lavoro per strada (difendendo le voci dei più indifesi) ma anche dentro le nostre famiglie, soprattutto quando non è facile accogliere e ascoltare, persone deboli o malate, anziane o disabili.

Carissimi, facciamo nostre queste parole della Madre: “pregate che il Signore ci benedica onde si possa fare un po' di bene, alla maggior gloria di Dio” (Lett MdFr 72). Madre Francesca, sapeva portare Dio a tutti perché ne era profondamente ricca - era una donna fatta preghiera - aveva una fede grande e a Lui ricorreva e si abbandonava soprattutto nelle prove e difficoltà della vita (cf Lett MdFr 149).

La Madre non ci ha lasciato grandi testi ma esempi concreti di vita a favore specialmente degli ultimi, dei più poveri…i suoi tesori prediletti.  Lei è stata una donna eucaristica, che ha saputo spezzare come Gesù, la sua vita per gli altri, una santa vicina alla gente, una persona della porta accanto che ha saputo donare a tanti la luce che aveva dentro: “Amava tanto Gesù Sommo Bene e voleva che anche le sue suore lo vivessero nella vita” (cf Lett MdFr 342). La sua passione per Dio non era mai disgiunta da quella verso ogni persona creata a sua immagine e somiglianza.

Ma, come narrano alcune belle testimonianze, prima di riversare il suo amore sugli altri, si esercitava a donarlo a chi aveva vicino: “ci trattava con carità squisita, con pazienza e rispetto, coprendo tutto col manto della carità” (cf Lett MdFr 205). Questa infatti, era la sua costante raccomandazione: “Vi raccomando di amarvi le une le altre, esservi di esempio, di edificazione come buone religiose, tenervi unite in un sol cuore da vere sorelle” (cf Lett MFr 20).

Carissimi, Dio ogni giorno ci chiama a crescere nell’unità e nella comunione, ad “essere una cosa sola perché il mondo creda” (Gv 17,22), perché attraverso di noi si possa respirare il profumo della sua presenza. Ciò era anche il grande desiderio della Madre, e questo è anche il mio augurio, per tutti: “essere una scia luminosa di bontà, benevolenza, carità, bellezza divina”. Se ci rendessimo veramente conto, che alla fine, quando la vita ci spoglia di tutto, non resta che Dio, come sarebbe diversa la nostra esistenza, come penseremmo molto di più al bel Paradiso.

Ora, augurandovi una santa festa, concludo con le sue stesse parole: “Il Signore ci doni la grazia di arrivare a quel grado di santità a cui Dio ci chiama (cf Lett MdFr 819); carissimi, corrispondiamo a tante grazie con la santità della vita.

 

 

 

Roma, agosto 2024                                                                                                                                                                                  

 

                                                                                                                                                                                                                                                     Superiora Generale

 

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