la pace del Signore doni forza e luce alla nostra vita, perché possiamo sentirci rinvigorite e rinnovate, per affrontare con fiducia il nuovo anno da poco iniziato.
Il tempo scorre rapidamente e l’azione dello Spirito sempre lo accompagna con la sua intraprendenza e creatività. Per questo noi non possiamo mai dimenticare la grazia delle origini, che ha reso concreta l’azione di Dio nella persona di Madre Francesca, trovando terreno fecondo nella sua umiltà e piccolezza, fiducia e abbandono alla divina Provvidenza. La gioia della memoria di questo ‘sacro’ giorno, il 23 gennaio 1885, arricchisce sempre più i nostri cuori della passione per Cristo e per l’umanità. È un appello a rinnovare l’offerta della nostra vita per il Vangelo, per un cammino senza sosta nell’annuncio della gioia del Regno. “…che il Signore ci continui la Sua generosa provvidenza e ci conceda la grazia di fedelmente corrispondere a tanti bisogni…” (MFLett 26).
Il ‘cuore’ della nostra Madre ci scuote per continuare nella Chiesa a diffondere il nostro carisma con un profondo invito alla fede e continuare la nostra missione attenta ai segni dei tempi e dei luoghi. Per questo continuiamo a rimanere accanto a coloro che cercano il volto di Dio nel quotidiano e nel faticoso scorrere degli avvenimenti. Abbiamo sempre condiviso nel mondo la nostra solidarietà, la gioia e la speranza con il ‘nostro pane e il nostro tempo’, doni preziosi che il buon Dio ci ha costantemente offerto. Oggi ci è chiesto di continuare a vivere il coraggio del discernimento con fede. Una fede che implica un pro
Sorelle care, in questo tempo di grazia Madre Francesca ci sprona non solo ad abbracciare l’opera di evangelizzazione e di apostolato nella linea del carisma, ma ad attuare in particolare tre elementi specifici: fedeltà, unità e gratuità, per rivisitare le radici fondazionali con affetto creativo.
“Il Signore continui la sua Provvidenza e ci doni di fedelmente corrispondere alle tante Sue cure amorose” (MFLett.27): il vero volto della fedeltà per la nostra Madre è l’amore. Per lei non è possibile un’autentica e profonda fedeltà alla vita, se ci si limita ad una stanca e fredda ‘osservanza’, perché ci siamo donate al Signore, a una obbedienza ai consigli evangelici con una vibrante partecipazione del cuore. “…Anche voialtre, figlie, pregate tanto per me, affinché Iddio m'aiuti, onde possa corrispondere fedelmente alle Sue grazie, e non sia mai di ostacolo alla Sua Divina bontà, colla mia poca corrispondenza…” (MFLett.72): per M. Francesca la fedeltàvive nell’amore e con l’amore, ed è un segno di reciprocità. È chiamata a celebrare una straordinaria amicizia in una profonda conoscenza con il Signore, quel ‘santo’ affetto alimentato alla fonte della fede e dell’unità fraterna. Le sorelle sono coloro che aiutano Madre Francesca a vivere non solo nell’Amore ma anche nell’unità, che porta a confrontarsi positivamente con la diversità, a convivere abitualmente con le differenze di ogni genere. La Madre ci invita a superare, a livello umano e cristiano, quel senso di paura e di diffidenza, che rifiuta tutto ciò che non si identifica col proprio personale punto di vista. Per Lei l’unità tra le suore di tutto l’Istituto è la prima testimonianza di accoglienza e comunione, di ascolto e di obbedienza, nella convinzione che è possibile vivere insieme come sorelle nella diversità. Questo è importante ed è anche la prima forma di evangelizzazione e di missione a cui tutte noi siamo chiamate. Oltre alla fedeltà e all’unità, le nostre relazioni devono essere sorrette e illuminate dalla gratuità. Tutte abbiamo sempre un debito di ringraziamento verso le sorelle e i fratelli che la Provvidenza mette sulla nostra strada. Nessuna può ignorare questo debito evangelico da adempiere secondo la logica del dono di se stessi con gratuità: “…Iddio La ricompenserà largamente ed io Le esprimo i sentimenti della mia profonda gratitudine” (MFLett. 54).
Sorelle care, la nostra vocazione è una chiamata a rendere grazie al Signore, perché ci ha rese partecipi della sua vita, della sua verità e del suo amore infinito.
Con Madre Francesca chiediamo di poter possedere la gioia di vivere serenamente la fedeltà, l’umiltà e la gratuità.
Nell’affetto e nella preghiera, a tutte auguro buona festa!
Madre Carmen Cimarolli
Superiora generale
Roma 6 gennaio 2017